venerdì 21 maggio 2010

Sui passi di Francesco

Biscina - Assisi, venerdì 4 giugno 2010

E' qualche giorno che i cartelli non riportano più i tempi di percorrenza previsti. E' evidente: siamo entrati in un'altra dimensione temporale. Non si contano più le ore, i minuti, che mancano all'arrivo, si vive il presente, ci si gode il cammino.

Nonostante le foto riportino nuvole all'orizzonte, c'è stato sole per tutta la giornata. Per fortuna il percorso è per la maggior parte all'ombra.

A volte lungo il cammino si incontra del fango, a volte si trova a destra, a volte a sinistra. E' necessario stare attenti a dove si mettono i piedi semmai con l'accortezza di guardare un po' più avanti per scegliere la strada giusta.
Ci è poi capitato di incontrare una frana, l'intero sentiero ricoperto da una montagna di fango ed è stato necessario trovare una strada alternativa, fuori dal percorso tracciato.

Alcuni non si fermano a Biscina, nella tappa precedente, ma arrivano fino a Valfabbrica.Come dire: ci mettono una piccola aggiunta per riuscire a dormire in un vero posto per pellegrini. Ci avevano parlato di 10 Km, da Biscina a Valfabbrica, ci aspettavamo di arrivare nel giro di 3 ore. Siamo partiti da Biscina alle otto e mezzo e siamo arrivati a Valfabbrica dopo l'una e mezzo. Tosta. E' un percorso che, volendo, si può un po' accorciare.
Ci fermiamo presso un ristorante a mangiare qualcosa. Qualcuno di noi prende un piatto di pasta, qualcuno un'insalata greca.
Ripartiamo pronti a camminare fino alle otto di sera. Il sentiero è ancora lungo, le gambe e le spalle ce la fanno, chi grida per il dolore sono solo i piedi di alcuni di noi.
La strada comunque rimane buona: sentieri, carraie e asfalto, quasi sempre al riparo dal sole.
Finalmente giungiamo in vista di Assisi.
Ai piedi di Assisi lasciamo le indicazioni del sentiero per dirigerci verso Santa Maria degli Angeli, all'ostello Perfetta Letizia di Angela Seracchioli.
Un'accoglienza speciale: ci si sente a casa. Una premura speciale, una gentilisima ragazza brasiliana ha portato conforto anche i nostri poveri piedi.
Dopo averla ricordata per tutto il cammino, non poteva mancare una foto con la mitica Angela Seracchioli.




























Gubbio - Biscina, giovedì 3 giugno 2010

Usciamo da Gubbio attraverso la "STRADA DRITTA", quindi sicuramente giusta.
Il cielo è sempre coperto,ogni tanto qualche goccia, teniamo almeno gli zaini coperti con gli appositi teli.
Lungo il percorso incontriamo una piccola cappella: Santa Maria della Ripa. All'interno un affresco che potete vedere nella foto.
Ci fermiamo a mangiare nei pressi del Convento di San Pietro in Vigneto.
Quando riprendiamo il cammino comincia a piovere. Due ore di pioggia che ci accompagnano fino alla Tenuta Buscina dove alloggiamo. Quasi tutta la sctrada è stata una strada asfaltata o di stabilizzato. L'ultimo tratto è un bel sentiero, parte in salita, parte in discesa, pieno di fango: bisogna imparare a superare le difficoltà che si incontrano nella vita e, possibilmente, con il sorriso sulle labbra.

Sia ieri che oggi avevamo previsto di fare le Lodi fermandoci lungo il cammino. Il tempo (atmosferico) si è messo di traverso.
Finalmente questa sera abbiamo tempo, nel nostro appartamento (Agriturismo Tenuta Biscina) di fare i Vespri.







Pietralunga - Gubbio, mercoledì 2 giugno 2010

Non è facile fare un Cammino "spirituale".
Quando cammino la mente segue i suoi percorsi. Non sempre mi ricordo a quali cose ho pensato. A volte mi soffermo ad apprezzare la natura: paesaggi, fiori, ...
PierAngelo, un pellegrino che ha condiviso con noi un tratto del, si chiedeva: "Ma per riflettere e meditare non è molto più efficace starsene a casa propria?"
Mi piace pensare che non sia così, che si tratti di trovare la strada, il modo, per rendere il Cammino fruttuoso per lo spirito. Semmai introducendo momenti di preghiera, alcune letture e un po' di disciplina dell'anima. In fondo anche nella vita di tutti i giorni è difficile coniugare tutte le attività da fare con la riflessione, con la capacità di andare a fondo nelle cose.
E il cammino fisico potrebbe rappresentare la vita con le distrazioni che si presentano in continuazione, con le sue difficoltà, con i torrenti da guadare, con la stanchezza che ti toglie la capacità pensare se non alla fatica che stai facendo.

Comunque anche in questa giornata siamo partiti di buon passo per la nostra giornata di cammino.
Dopo un primo tratto di strada incontriamo l'Abazzia di San Benedetto, un bel complesso, purtroppo non è possibile visitarlo.
La chiesa ha sul davanti due bei roseti, rose chiare sulla destra e bellissime rose rosse sulla sinistra.
Ci fermiamo a mangiare a Mocaiana poi proseguiamo con tranquillità fino a Gubbio. Arriviamo a Gubbio alle 15. Ha minacciato alcune volte di piovere (qualche goccia) ma ci ha lasciati asciutti per tutto il giorno.
A Gubbio salutiamo Alessandra, che ha finito le ferie, ma che ha già deciso di tornare, in futuro, per fare le tappe mancanti.
A dormire siamo ospiti di don Marco della Chiesa della Madonna del Prato. Purtoppo hanno appena tolto il gas per fare alcuni lavori e ci aspetta così un doccia fredda. Cosa che non spaventa, ovviamente, noi pellegrini. Piove per un'oretta, ma noi siamo ormai al sicuro. Per cena andiamo a mangiare qualcosa in centro.



Città di Castello - Pietralunga, martedì 1° giugno 2010

Cominciamo il cammino dove si lascia la strada asfaltata.
E' la prima giornata di sole pieno, l'aria è limpida e risalta il colore dei paesaggi.
Il colore che ha caratterizzato la giornata è sicuramente il giallo delle ginestre. Ginestre ai lati della strada, prati di ginestre, siepi di ginestre.

Facciamo pausa per mangiare qualcosa alla Pieve dei Saddi. Il nome sembra derivi da Pieve dei Santi (San Crescenziano, San Florido e Sant'Amanzio)




Isa si era fermata la mattina a prendere un po' di piselli freschi e quello è il primo piatto per tutti, seguono un po' di frutta e di barrette. Continuiamo ad apprezzare i paesaggi lungo tutto il resto del percorso fino a Pietralunga.
A Pietralunga siamo ospiti del parroco (don Salvatore). Ci ha dato una stanza che dividiamo con due milanesi e due tedeschi. Abbiamo un unica chiave e decidiamo di utilizzare un vecchi metodo: quando uno esce lascia la chiave sotto un vaso a disposizione per chi dovesse rientrare.



Sansepolcro - Città di Castello, 31 maggio 2010



Poco dopo le otto, lasciamo il convento dei cappuccini e cominciamo a camminare.
Il cielo è coperto di nuvole.
Il primo tratto è una strada asfaltata e piena di macchine.
Dopo circa tre quarti d'ora la tau che ci accompagna ci indica di girare in una strada laterale e noi siamo molto contenti.
Camminiamo fino alle 11 e arriviamo al monastero benedettino che si trova poco prima di Citerna.














A Cirterna ci fermiamo a mangiare in un alimentari [piazza Scipione Scipioni 55]. Ci sono quattro tavolini fuori e la signora Marisa gentilissima ti prepara quello che vuoi: panini, bruschette, verdure. Se vi manca qualche idea non vi preoccupate, ci penserà lei a proporvi qualcosa. Costi da pellegrini e la simpatia di Marisa che vi lascia il sorriso sulle labbra mentre uscite dal paese.



Intenso il cammino del pomeriggio. Sembrava di non riuscire più ad arrivare a Città di Castello. In compenso ci hanno accompagnato gli spendidi panorami umbri. Tanti prati, campi, boschi e siepi. Non si può dire che siano ordinati, neanche che siano caos, sembrano disposti perchè un pittore possa produrre un bel quadro. Il verde è molto intenso, a volte è coperto da fiori gialli a volte azzurri e a volte da papaveri.
Finalmente arrivati a Città di Castello possiamo rinfrescarci e riposarci presso la Residenza dell'Antica Canonica. Per cena andiamo a mangiare al Ristorante Pizzeria "I Mignolini", ci siamo trovati bene.