domenica 31 maggio 2015

Cammino di San Benedetto - Subiaco - Trevi nel Lazio

Domenica 31 maggio 2015

Alle 8 e 3/4, fatta la colazione e pagato il nostro soggiorno presso la foresteria, ci siamo diretti al Sacro Speco per la messa (ore 9,30).
Dopo la messa ci siamo messi in cammino per Trevi nel Lazio. La guida prevedeva di prendere subito la strada asfaltata che fiancheggia l'Aniene, noi abbiamo preferito fare un sentiero più alto, seguendo le indicazioni per il laghetto di San Benedetto.
Ad un certo punto siamo arrivati alla strada asfaltata, abbiamo continuato anche quando la strada è diventata una carraia. Una bella strada, in parte in ombra e in parte al sole. È una giornata calda e il sole si sente.
Tra la strada e il fiume c'è un po' di bosco. Di tanto in tanto invece del bosco c'è una radura. In queste radure l'erba è tenuta rasata in modo perfetto. Dalle "margherite" lasciate dalle mucche si capisce anche chi è che si preoccupato di rasare il prato. È in una di queste radure che ci siamo fermati a mangiare.
Sapendo che non avremmo incontrato nessun paese, ognuno di noi a colazione si era preparato un panino per il pranzo.
Poco dopo aver ripreso il cammino abbiamo trovato un posto con un bell'accesso all'acqua e l'acqua sufficientemente profonda da potersi fare un bagno. Roberto ha fatto il bagno. L'acqua naturalmente era gelida, bastava tenerci i piedi dentro per un po' e il dolore diventava insopportabile.
Abbiamo continuato a seguire le indicazioni della guida: "girate a sinistra e proseguite per 2,5km", dopo un po' di nuovo: "girate a sinistra e proseguite per 2,5km", abbiamo provato a fare un po' di somme e non ci tornava che l'intero percorso di oggi fosse solo di 18km.
Comunque noi ne abbiamo fati almeno 22, visto che dobbiamo aggiungere la salita al Sacro Speco e poi la discesa.
Arrivati in prossimità di Trevi nel Lazio, ma ancora a diversi km dal luogo dove saremmo stati ospitati, ormai quasi completamente disidratati, siamo entrati in una "trattoria rurale" e abbiamo chiesto da bere. In 4 ci siamo bevuti 2 bottiglie di acqua da un litro e mezzo. È stata una sosta piacevolissimo e necessaria, seduti fuori, ad un tavolino, all'ombra.
Abbiamo poi ripreso il cammino, fortemente provati, con il cielo che nel frattempo si era coperto e con qualche tuono che ci suggeriva di sbrigarci.
Siamo arrivati, come avevamo anticipato alla suora "oblata" Amelia, alle cinque e mezzo.
Ad attenderci abbiamo trovato una signora, che non era suor Amelia, che ci ha consegnato le chiavi della casa e indicato qual'erano le stanze che ci aveva preparato.
Siamo ad un paio di km da Trevi, e  per oggi abbiamo camminato abbastanza. La signora ci ha dato il biglietto da visita del Grottino di Fabiola, un ristorante che viene anche alla casa delle oblate a prendere i pellegrini.
Abbiamo telefonata e concordato per le otto meno un quarto.
La signora che ci è venuta a prendere gestisce non solo il ristorante, ma anche una frutteria e abbiamo approfittato dell'occasione x acquistare un po' di frutta: banane, mele e pesche noci.
Ottima cena con fettuccine e grigliata.
Una partita a carte prima della compieta e poi a letto.



sabato 30 maggio 2015

Cammino di San Benedetto - Subiaco

Sabato 30 maggio 2015

Oggi comincia il nostro cammino! Per raggiungere il punto di partenza: il treno. Il nostro (Andrea, Giorgio e Paolo) parte alle 6,22 da Ravenna, quello di Roberto alle 5,26 da Imola. A Rimini, Roberto sale sul nostro treno e ci ritroviamo tutti assieme.
Arriviamo a Roma alle 10 e 3/4, prendiamo la metro B, direzione Rebibbia, e scendiamo a Ponte Mammolo. Perdiamo la corriera per un minuto, aspettiamo la successiva che passa un'ora dopo. Un'oretta di pausa in autostrada a causa di un incidente, alle due e un quarto siamo a Subiaco.
Un veloce tramezzino e ci presentiamo alla foresteria del monastero di Santa Scolastica per prendere possesso delle nostre camere.
Dopo una breve pausa in camera ci avviamo verso il Sacro Speco, la grotta in cui all’inizio del VI secolo il giovanissimo San Benedetto da Norcia visse da eremita, seguendo l’esempio dei padri anacoreti.

Attraverso il periodo di solitudine trascorso in questo luogo aspro e selvaggio, San Benedetto maturò quel carisma e quella spiritualità che in pochi anni lo portarono a fondare le prime comunità monastiche lungo la valle del fiume Aniene: l’embrione da cui si sarebbe sviluppato l’intero monachesimo occidentale.
Molto interessante le chiese che si sviluppano su più piani attorno alla grotta del santo. Belli gli affreschi che, a volte addirittura con fumetti e scene di movimento, raccontano la passione e la risurrezione di Cristo, la vita di Maria e di San Benedetto.
Tornato al monastero di Santa Scolastica, visitiamo i 3 chiostri, quello  rinascimentale, quello gotico e quello dei cosmati.
Alle sette e mezzo possiamo partecipare ai vespri insieme ai monaci.