Ci lasciamo alle spalle la chiesa di San Pietro e cominciamo il nostro cammino
La prima parte del cammino di oggi è stato un trionfo di ginestre.
Dopo poco più di 10km, ci siamo trovati ad un bivio, da un lato la francigena classica, che prevedeva molti tratti sulla Cassia. Dall'altro il percorso "ciclistico", molto più naturalistico, ma più lungo di 2 ore. Abbiamo scelto il percorso classico, 25km sono sufficienti, per oggi. Dopo quasi 21km e sei ore di cammino, gli ultimi fatti sull'asfalto della via Cassia, incontriamo una costruzione di legno a fianco della strada, è un bar, con acqua, birra e panini. Un'oretta di sosta, ci riconciliano col mondo. Quando ripartiamo mancano solo 4km.
Abbiamo prenotato a Il Borgo. Doccia e riposo. Prima di cena una breve visita al paese. In particolare ci dirigiamo verso la basilica cattedrale del Santo Sepolcro. È chiamata del Santo Sepolcro perché vi è conservata una pietra macchiata di sangue che si dice provenga dal Santo Sepolcro di Gerusalemme. La reliquia è conservata all'interno di una cripta di stile romanico, una delle più importanti e caratteristiche in Italia per la sua antica origine (X-XI secolo) e le caratteristiche colonne (24) che formano con gli archi un "gioco" di forme particolare.
Usciti dalla chiesa ci dirigiamo verso la pineta che sta in cima al paese e che è dominata dalla torre dell'orologio.
Parlando di Acquapendente non si possono dimenticare i pugnaloni, grandi dipinti fatti con i petali dei fiori, e a volte con qualche foglia. Tanti erano esposti nella basilica, quello sotto nel porticato del palazzo del municipio.
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