Lunedì 1 giugno 2015
L'ospitalità dalle oblate non prevede la colazione. È possibile farsi te e caffe'.
Dopo le lodi, colazione molto leggera per tutti: un po' di frutta, barrette e te o caffè preparati dal Mina.
Alle 8,10 ci mettiamo in marcia.
Per prima cosa ritorniamo in un luogo nel quale eravamo passati il giorno precedente: ponte San Teodoro. Attraversiamo così l'Aniene e ci in camminiamo verso destra. Lungo la via incontriamo Santa Maria della Portella, una cappelletta attraverso cui passa il sentiero.
Continuando il cammino raggiungiamo l'arco di Trevi, di origine romana, antico posto di dogana. Qui facciamo una breve sosta, un po' di acqua e di frutta. Quando ripartiamo sono le undici, manca ancora un'ora e tre quarti circa per arrivare a Guarcino, posto fissato per la nostra sosta pranzo.
Abbiamo passi diversi: intorno a mezzogiorno e mezzo, Andrea e Roberto raggiungono il paese, si fermano al primo locale che incontrano e si fanno un aperitivo. Paolo e Giorgio arriveranno 10 minuti, un quarto d'ora dopo.
Decidiamo di procedere in questo locale anche con il pranzo.
Quando si cammina tanto, queste pause consistenti, seduti, all'ombra, sono fondamentali, se poi si mangia bene, ancora meglio.
Dopo pranzo riprendiamo il cammino, belle strade tra oliveti e ginestre. Passiamo per Vico nel Lazio e infine arriviamo a Collepardo, B&B Flora e il Fauno. Una vecchia casa, tenuta bene, per andare nella nostra camera, si passa da quella di Giorgio e Roberto, i bagni sono al piano di sotto.
Per cenare c'è solo il bar del paese, fanno anche un primo: bucatini all'amatriciana e un secondo: braciolina con le verdure. Ci siamo nutriti.
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