giovedì 13 giugno 2024

Via degli dei Vetta le croci - Firenze

 6 giugno 2024

Abbondante colazione all'hotel, intorno alle sette e mezza, e partenza per l'ultimo tratto di cammino. 



Incontriamo, lungo il sentiero, anche una statua del budda. Molte pietre sono accatastate attorno, qualcuno ha lasciato anche qualche blister di medicine ... forse ha avuto un'illuminazione e ora riesce a vivere senza quelle pasticche.


In cima ad una collina ci ritroviamo questa "Rievocazione della battaglia di Montereggi"


E poi ... le ginestre 




Arrivati a Fiesole ci fermiamo un momento in un parco, attraversiamo la cittadina e ci dirigiamo decisamente verso Firenze


Firenze vista da Fiesole.


Arrivati a Firenze cerchiamo uno dei punti previsti per il timbro e, dicono, anche per la consegna di un gadget.

Un buon posto per mangiare il mitico panino col lampredotto ha tutti i posti a sedere occupati e sta per chiudere: sono quasi le due. Noi, dopo oltre cinque ore di cammino, abbiamo bisogno di sederci e anche di bere, scegliamo un bar lungo la strada.

Dopo pranzo andiamo in uno dei punti informazioni indicati nella guida, ma questi ci rimanda al punto informazioni di Santa Maria Novella. Ok ... si è fatta ora di dirigersi verso casa. Attraversiamo il centro di Firenze




Ci dimentichiamo di passare al punto informazioni prima di entrare in stazione. Arrivati in stazione, facciamo i biglietti, e quando ci ricordiamo del gadget, è troppo tardi, montiamo sul trenino che, partendo alle 15:40, ci porterà prima a Borgo San Lorenzo e poi attraversando l'appennino a Faenza.



mercoledì 5 giugno 2024

Via degli dei San Piero a Sieve - Vetta tre croci

 Quando siamo pronti, intorno alle sette e mezza, ci chiudiamo l'appartamento alle spalle lasciando le chiavi dentro e ci dirigiamo verso uno dei bar del paese. Quello nel quale ci siamo fermati si trova davanti a questa chiesetta. 

Ci incamminiamo e dopo poco prendiamo una strada sterrata


Dopo circa 4 km dalla partenza arriviamo alla località Trebbio



Qui c'è un castello privato, la strada per avvicinarsi però è sbarrata.
Lungo il cammino un uliveto, non ne abbiamo visti molti fino ad ora


Primi accenni di paesaggio Toscano


Ci inoltriamo più dentro al bosco


Dopo quattro ore di cammino facciamo una pausa togliendosi lo zaino dalle spalle. Mangiamo un po' di frutta secca e barrette e, ovviamente, beviamo. 

Facciamo un tratto di asfalto e sulla destra ci si presenta la Badia del Buonsollazzo, dev'essere pericolante e la stradina per arrivarci è bloccata

Riprendiamo a camminare nel bosco


E troviamo questa croce, ricoperta di foulard, collane... e anche un cappello appeso

L'iscrizione alla base riporta:

Croce di Melago
Punto di riferimento. Luogo di Pace
Testimonianza ambientale
Anche per il terzo millennio. 

Seguono i nomi delle tre persone che la restaurarono nell'anno 2000

Continuando il cammino arriviamo alla statua della Madonna Addolorata


Inizio del viale che porta al Convento di Monte Senario.


E qui ci prendiamo un momento di riposo.

Dopo un breve riposo, scendiamo dalla parte opposta del convento. Un bel viale ombreggiato

Fiancheggiato da edicole con i misteri dolorosi


Più avanti incontriamo una chiesetta dedicata a San Martino



Proseguiamo poi attraversando campi, fino ad arrivare a Vetta le croci.

Abbiamo prenotato all' hotel Dino, un chilometro prima incontriamo il Ristorante pizzeria Le quattro strade. Ci fermiamo a mangiare: prendiamo un primo a testa, una bottiglia di acqua gassata da dividere in quattro e una bottiglia di birra da 66 a testa.

Arriviamo quindi all'hotel Dino, un po' di riposo e cena in hotel, tutti tranne uno che non si sente troppo bene.

martedì 4 giugno 2024

Via degli dei Passo della Futa - San Piero a Sieve

 Colazione al bar del campeggio e poi partiamo, sono le 8:10, e c'è nebbia ... o nuvole basse. 

Oltre alla nebbia, ci ritroviamo ad affrontare un po' di fango. A volte il fango va aggirato prendendo qualche passaggio laterale. 

Dopo un po' di tempo ha cominciato a fare capolino il sole.

Qualche ostacolo lungo il cammino


E tante ginestre


Troviamo un tronco adagiato sul terreno e lo utilizziamo come panchina per il nostro pranzo: panini con la finocchiona preparati dal personale del camping La Futa.

Avevamo pensato di non fare la deviazione per Sant'Agata, ma qualcuno andando avanti a presto la strada per Sant'Agata e non abbiamo potuto fare altro che adeguarci. Ne abbiamo approfittato per visitare la chiesa romanica



E per prendere qualcosa al bar: gelati, coca, birra...

Arriviamo a San Piero a Sieve, presso l'appartamento che abbiamo prenotato, poco dopo la cinque. Aspettiamo circa 20' il nostro ospite. È un bell'appartamento con due stanze da letto, un'ampia sala con angolo cottura e, purtroppo, un solo bagno, ma ce la caviamo.

Intorno alle otto ci muoviamo verso il centro per andare a mangiare, guardiamo i menù di un paio di posti praticamente attaccati. Scegliamo quello che ci aveva consigliato il nostro ospite: Bonaugo.

In diversi scegliamo tra i piatti del giorno: ribollita, trippa alla fiorentina, lampredotto, un po' di vino, dolci tra cui cantuccini e vin santo. Ottimo, anche nel prezzo.

Torniamo all'appartamento, una foto lungo la vita del ritorno

Un beccaccino, compieta e a nanna.

lunedì 3 giugno 2024

Via degli dei Madonna dei Fornelli - Passo della Futa

 Ci siamo dati appuntamento a colazione alle sette. Alle otto meno cinque partiamo dal nostro B&B

Quante volte sono venuto in moto a Madonna dei Fornelli! Questa è la prima volta che ci vengo a piedi.

Cominciamo a camminare e, dopo qualche centinaio di metri, un dubbio: sarà aperto il bar-ristorante del Passo della Futa? Al telefono una voce registrata ci dice che sono chiusi, riapriranno domani. Torniamo indietro, andiamo all'alimentari e ci facciamo panini/focacce con la mortadella.


È un bel cammino quello di oggi e qualche tratto fuori dal bosco regala bei paesaggi.


La maggior parte del cammino è però all'interno dei boschi. A inizio giornata c'è il sole e l'ombra del bosco di apprezza.


Ed eccoci arrivati al punto di confine tra l' Emilia Romagna e la Toscana.

Incontriamo tratti della Flaminia militare


Il cielo comincia a rannuvolarsi

I cartelli da seguire sono sempre quelli per Passo della Futa, su questo hanno messo un adesivo: Festa galattica per autostoppisti spirituali. 


Troviamo anche qualche panchina, fatta coi pallet, che ci permette di godere con più calma del paesaggio


Incontriamo anche un laghetto


Quello che, nella prossima foto, sembra un prato è in realtà una distesa di felci.


Ed eccoci arrivati al punto più alto di tutto il cammino: 1.204m, e qui si può anche suonare una campanella per festeggiare l'evento


I boschi qui direi che sono soprattutto faggete. 


Incontriamo ancora qualche tratto di basolato romano. 


Quando manca un'oretta al nostro arrivo al camping La Futa, comincia a piovere e ci fermiamo per mettere i poncho.



Intorno alle due arriviamo al campeggio, portiamo zaini e poncho nel nostro bungalow, prendiamo un po' di birre e mangiamo i panini e le focacce che abbiamo acquistato prima di partire. 
Dopo la doccia e il bucato del pellegrino, andiamo a visitare il cimitero militare tedesco. 




Sotto ogni lapide di solito ci sono 8 persone, in molti casi ventenni o giù di lì.

Abbiamo prenotato in tavolo alla pizzeria del campeggio per le sette. 
Pizza buona e poco dopo la pizzeria si riempie.
Bisognerà che stiamo un po' di tempo alzati per digerire, e così facciamo un paio di partite a beccaccino.