Colazione alle 7:30 per partire alle 8:30. Per prima cosa ci portiamo nei pressi del cippo di inizio cammino.
La lunghezza risulterà di 10,7km, la salita di 770m, la discesa di 330m, il tempo di percorrenza 4h30'.
Ancora in paese, lungo la strada, incontriamo un ficus gigante
e, bisogna dire, anche i limoni, per quanto riguarda le dimensioni, non scherzano
infine passiamo davanti alla chiesa dell' immacolata e
usciamo dal paese. In paese il simbolo del cammino è riportato su mattonelle di cetamica
Incontriamo bei fiori
E un'indicazione ci ricorda la meta di oggi
Lungo il cammino abbiamo incontrato anche alcuni allevamenti di mucche
Il mare lo abbiamo lasciato a Sapri e lo incontreremo di nuovo solo alla fine del cammino: a Palinuro. Qualche scorcio di mare ce lo possiamo però ancora gustare ... dall'alto
Arriviamo ad un rifugio, ovviamente non presidiato, stimiamo manchi solo un'oretta di cammino per arrivare a Torraca e decidiamo di fare pausa pranzo anche se sono da poco passate le undici.
Lungo la strada, ancora fiori e limoni
una parte del cammino è lastricato
e, finalmente, ci ritroviamo ai piedi di Torraca
Giunti al paese, ci imbattiamo nella chiesina dedicata alla Madonna si Loreto (o Madonna del Rito)
Saliamo per la salita degli antichi cavalieri
e arriviamo all' hotel Sant' Antonio, dove ci riservano un'accoglienza strepitosa
Prendiamo possesso delle camere, una doccia, un po' di riposo e alle 17 ci ritroviamo per visitare la chiesa di San Pietro Apostolo
Due passi per il paese, e notiamo che ci sono diversi portali, segno di una città che ha goduto, in un qualche momento della sua storia si una certa agiatezza.
Nella prossima foto: una croce del 1611, ancora legata alla Controriforma con dietro la ex scuola elementare frequenta da Filippo per due mesi e mezzo, quando aveva 6 anni.
Alle 18 ci ritroviamo all' hotel con un "professore" che ci parlerà di Torraca e ci farà una visita guidata al castello.
Ecco lo stemma dei baroni
La plendida vista panoramica
Torraca è il paese del pittore Biagio Mercadante.
Bello l'antico forno
Per la cena, servizio in ceramica di pezzi unici!
Su questi piatti abbiamo mangiato di tutto: affettati misti, formaggio, scarola, tortino di melanzana...
Finita la cena, con sorbetto, ciambelline fritte, cantucci, caffè e ammazzacaffè ... tutti a nanna, a parte quattro che, per favorire la digestione, si sono messi a giocare e beccaccino.
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