Poche centinaia di metri e ci immettiamo sul sentiero.
Sicuramente non ci passa molta gente per questo sentiero. Continuando attraversiamo poi tratti di erba alta, alcuni ciuffi arrivano a due metri. Avanzare è dura, la strada ce la da il GPS, non si trovano tanti segnali sul cammino ... d'altra parte è dura metterli lungo i campi
Ci sono parecchie piante di rosa canina
Per fortuna ad un certo punto il cammino prosegue su una carraia
Ogni tanto una breve sosta per bere e mangiare un po' di frutta secca
Sembra debba mettersi a piovere da un momento all'altro, arrivati al Passo del Carnaio,decidiamo di proseguire sulla strada asfaltata.
Poco più avanti troviamo un memoriale che riguarda l'eccidio, per rappresaglia, di 27 civili, da parte dei nazifascisti, il 25 luglio 1944.
In un cartello vengono riportati, nel dettaglio i fatti di quella giornata, ed è anche riportata la famosa poesia di Gianni Rodari:
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.
Ed eccoci finalmente a San Piero in Bagno
Ancora pochi chilometri e arriviamo alla metà: Bagno di Romagna. Siamo ospiti all'albergo Roma. Prendiamo possesso delle camere e andiamo a mangiare un' insalatona al bar JOY Vizio Liquido, vicino al nostro albergo.
Questa volta abbiamo tutto il pomeriggio per riposare, leggere e scrivere e, naturalmente, fare il bucato del pellegrino.
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