Ultimo giorno di pellegrinaggio, ci aspettano almeno 26km di cammino e un treno da prendere a Lucca per tornare a casa. Lodi alle 6:30, colazione a seguire e poi partenza. Tutto il necessario per la colazione è stato preparato la sera prima dai nostri ospiti. Il caffè è caldo nel thermos e il latte da scadreld è in frigo. E soprattutto è molto bella la stanza della colazione, con un ampio camino.
Riusciamo a metterci in marcia alle 8. Nella prima parte del cammino si segue la direzione della SP1, a volte sulla stessa SP1, a volte su una tradina laterale, a volte su sentiero.
Troviamo ancora belle maestà sugli stipiti o agli angoli delle case.
E un cartello ci ricorda che siamo stiamo facendo un cammino che ha un'origine e una meta.
Ancora un tratto e le nostre due pellegrine raggiungeranno la macchina appoggio
In realtà l'ultimo tratto fatto non è come quello della foto, ma un sentiero piuttosto accidentato, con ripide discese. E' quello presente nella mappa on-line, che abbiamo fatto per incontrarci nel punto prestabilito con la macchina appoggio. La nuova francigena oggi fa un giro un po' più lungo, su stradina laterale, di facile percorrenza.
Con le ragazze abbiamo fatto 16km, dobbiamo farne ancora una decina. Proseguiamo di buon passo, Roberto è avanti e lo raggiungiamo solo dopo esserci fermati per rifocillarci. Giusto uno spuntino, ma il bere non ce lo siamo fatti mancare.
Un buon pezzo del tratto rimanente è su una strada, in stabilizzato, solo per bici e pedoni, che corre lungo il fiume Serchio, quello che lambisce Lucca.
Ed eccoci finalmente alla meta: Lucca, Chiesa di San Michele in foro.
Qui incontriamo Maria, lasciata a Lucca da Mauro e Annamaria, e tutti e quattro visitiamo la chiesa, ci facciamo mettere l'ultimo timbro sulle credenziali e, in treno, torniamo a casa.
venerdì 24 maggio 2019
giovedì 23 maggio 2019
Francigena Montignoso - Camaiore
Penultima tappa da Montignoso a Camaiore. Si comincia sempre con lodi alle 7.
Poi, visto che il nostro ottimo appartamento non fornisce colazione, si parte subito per fare una breve sosta al bar vicino. Oggi alcuni osano la “gamba corta”: finalmente sole...
Il ciclista porta l’auto appoggio a Pietrasanta e parte in esplorazione delle colline: come al solito ci si trova in duomo dove è previsto il nostro arrivo per un’ora propizia per il pranzo.
Il percorso di oggi inizia con una salita sulla collina che ci permette di vedere il panorama, mare, uliveti e vigneti compresi.
La via Francigena è sempre ben segnalata.
E come sempre ci tengono compagnia fontane e “maestà “.
L’ingresso a Camaiore avviene per una porta particolare...d’altro canto è città d’arte.
Infatti poco dopo entriamo nella chiesetta di S. Antonio Abate della Misericordia:
Con grande sorpresa scopriamo gli affreschi di Botero...
Il duomo è già chiuso al nostro arrivo per cui cerchiamo un posticino adatto ad uno spuntino per pellegrini e troviamo ospitalità al CRO (circolo ricreativo operaio): veramente carino!
Si riparte, ma ci dividiamo in due gruppi il ciclista fa compagnia alle due donne per visitare il duomo con battistero e museo dei bozzetti nel chiostro della chiesa degli agostiniani, gli altri pellegrini proseguono a piedi verso Camaiore.
Poco fuori Pietrasanta incontriamo la Pieve dei santi Giovanni e Felicita dell'XI secolo.
Il cammino prosegue per buona parte su stradine secondarie, un tratto è invece un vero e proprio sentiero nel bosco, e per un altro bel tratto seguiamo l'argine del fiume Lucese che passa vcino a Camaiore.
A Camaiore arriviamo intorno alle 18:30 e siamo ospitati nell'Ostello del pellegrino Fra Mari e Monti, è stato ricavato nelle sale della Badia di San Pietro.
Usciamo per cena alle 19:45, giusto in tempo per visitare la Badia di S. Pietro, contigua all'ostello, che chiude alle 20.
Poi, visto che il nostro ottimo appartamento non fornisce colazione, si parte subito per fare una breve sosta al bar vicino. Oggi alcuni osano la “gamba corta”: finalmente sole...
Il ciclista porta l’auto appoggio a Pietrasanta e parte in esplorazione delle colline: come al solito ci si trova in duomo dove è previsto il nostro arrivo per un’ora propizia per il pranzo.
Il percorso di oggi inizia con una salita sulla collina che ci permette di vedere il panorama, mare, uliveti e vigneti compresi.
Vediamo anche, da lontano, il castello di Aghinolfi.
Poi costeggiamo a lungo il fiume Versilia e alcune “segherie” ( qui le chiamano così anche se il materiale è naturalmente marmo di Carrara).
La via Francigena è sempre ben segnalata.
E come sempre ci tengono compagnia fontane e “maestà “.
L’ingresso a Camaiore avviene per una porta particolare...d’altro canto è città d’arte.
Infatti poco dopo entriamo nella chiesetta di S. Antonio Abate della Misericordia:
Con grande sorpresa scopriamo gli affreschi di Botero...
Il duomo è già chiuso al nostro arrivo per cui cerchiamo un posticino adatto ad uno spuntino per pellegrini e troviamo ospitalità al CRO (circolo ricreativo operaio): veramente carino!
Si riparte, ma ci dividiamo in due gruppi il ciclista fa compagnia alle due donne per visitare il duomo con battistero e museo dei bozzetti nel chiostro della chiesa degli agostiniani, gli altri pellegrini proseguono a piedi verso Camaiore.
Poco fuori Pietrasanta incontriamo la Pieve dei santi Giovanni e Felicita dell'XI secolo.
Il cammino prosegue per buona parte su stradine secondarie, un tratto è invece un vero e proprio sentiero nel bosco, e per un altro bel tratto seguiamo l'argine del fiume Lucese che passa vcino a Camaiore.
A Camaiore arriviamo intorno alle 18:30 e siamo ospitati nell'Ostello del pellegrino Fra Mari e Monti, è stato ricavato nelle sale della Badia di San Pietro.
Usciamo per cena alle 19:45, giusto in tempo per visitare la Badia di S. Pietro, contigua all'ostello, che chiude alle 20.
mercoledì 22 maggio 2019
Francigena Avenza - Montignoso
Come al solito dopo le lodi, la colazione ed il consueto rifornimento di focaccia per la merenda,partiamo per Massa dove abbiamo un appuntamento al duomo...
Il tempo è variabile, ma non piove ed il clima è mite. La tappa di oggi non sarà lunga: arrivo previsto a Montignoso.
La passeggiata comincia per lievi colline e, come dice chi di noi ha già fatto più di una volta questo tipo di esperienza, non esiste cammino senza ginestre.
Poi lo scenario cambia e passiamo in mezzo ai vigneti del Candia, a gradinate ripide e contempliamo lo spettacolo sbocconcellando le nostre focacce.
Scendiamo a valle per non fare tardi al nostro appuntamento.
Sulle facciate delle case che incontriamo, troviamo spesso le “maestà“: bassorilievi, naturalmente in dimarmo bianco di Carrara, a tema religioso.
Il tempo è variabile, ma non piove ed il clima è mite. La tappa di oggi non sarà lunga: arrivo previsto a Montignoso.
La passeggiata comincia per lievi colline e, come dice chi di noi ha già fatto più di una volta questo tipo di esperienza, non esiste cammino senza ginestre.
Poi lo scenario cambia e passiamo in mezzo ai vigneti del Candia, a gradinate ripide e contempliamo lo spettacolo sbocconcellando le nostre focacce.
Scendiamo a valle per non fare tardi al nostro appuntamento.
Sulle facciate delle case che incontriamo, troviamo spesso le “maestà“: bassorilievi, naturalmente in dimarmo bianco di Carrara, a tema religioso.
Attraversiamo il fiume.
ed entriamo a Massa
Ed eccoci al nostro appuntamento puntualissimi: è qui che ci raggiunge il ciclista del gruppo!
Il duomo è più bello fuori che all’interno, ma non possiamo esimerci da una veloce visita.
Dopo uno spuntino le nostre strade si dividono di nuovo: i pedestrian proseguono per l’ultimo tratto: senz’altro il più brutto in assoluto, visto che è lungo la via Aurelia, il ciclista ci raggiungerà alla destinazione di oggi.
Ora ci attende solo un po’ di relax e forse per la prima volta ci gustiamo un po’ di sole vero.
martedì 21 maggio 2019
Francigena Sarzana - Avenza
Questa notte abbiamo pernottato presso l'albergo La Villetta, e questa mattina, dopo colazione, abbiamo fatto un salto in centro a prendere qualche focaccia per la giornata e poi siamo partiti alla volta di Avenza.
Il cielo non si è ancora svuotato, e il cammino anche oggi comincia sotto la pioggia.
Il tempo poi migliora e il cielo ci regala qualche momento di quiete, qualche sprazzo di sole e pochi momenti di pioggia.
Il cammino è in parte su asfalto, in parte su sentiero. Per un buon tratto camminiamo a fianco di un canale
Mauro tira finalmente fuori la bici e fa qualche giretto. Ci incontriamo un paio di volte, una prima volta a metà mattina
La seconda volta al museo archeologico di Luni, dove facciamo una breve visita e ne approfittiamo per mangiare le focacce prese prima di partire.
Ancora un paio d'ore di cammino e arriviamo ad Avenza.
Lungo la strada, possiamo vicino all'anfiteatro Romano di Luni e incontriamo alcune fontane di marmo di recente costruzione molto interessanti.
Il cielo non si è ancora svuotato, e il cammino anche oggi comincia sotto la pioggia.
Il tempo poi migliora e il cielo ci regala qualche momento di quiete, qualche sprazzo di sole e pochi momenti di pioggia.
Il cammino è in parte su asfalto, in parte su sentiero. Per un buon tratto camminiamo a fianco di un canale
Mauro tira finalmente fuori la bici e fa qualche giretto. Ci incontriamo un paio di volte, una prima volta a metà mattina
La seconda volta al museo archeologico di Luni, dove facciamo una breve visita e ne approfittiamo per mangiare le focacce prese prima di partire.
Ancora un paio d'ore di cammino e arriviamo ad Avenza.
Lungo la strada, possiamo vicino all'anfiteatro Romano di Luni e incontriamo alcune fontane di marmo di recente costruzione molto interessanti.
lunedì 20 maggio 2019
Francigena Aulla - Sarzana
La tappa Aulla - Sarzana dovrebbe essere molto bella, quasi tutta su sentiero, nel tratto finale, sul crinale, si vede il mare.
Piove ancora e in realtà pioverà ancora per buona parte della giornata. Ma noi, al momento della decisione, siamo ancora convinti che di lì a poco avrebbe smesso di piovere. Una cosa però sappiamo, ed è che non possiamo fare altri 17km di fango su un sentiero"impegnativo". L'alternativa su asfalto è la statale 62, piena del traffico del lunedì, e non stradine laterali.
Decidiamo quindi di fare la tappa in treno. Roberto suggerisce: ci torniamo un weekend e ... la recuperiamo.
Cominciamo la giornata con visita e lodi nell'abbazia di San Caprasio. All'interno troviamo un marmo raffigurante calice e ostia con la scritta MELIORA LATENT (le cose migliori sono nascoste.
Colazione, preparazione degli zaini e ci dirigiamo verso la stazione. Bastano 20' di treno e siamo a Sarzana.
Sosta per un caffè e poi ci dirigiamo verso il Castello.
Hanno fatto una buona valorizzazione del castello con un uso importante di attrezzature multimediali. Ci è dispiaciuto chiudessero all'una, saremmo rimasti volentieri almeno un'altra mezz'ora.
Abbiamo poi dato un'occhiata alla cattedrale di Santa Maria Assunta e alla pieve di Sant'Andrea.
A pranzo siamo andati in un posto molto religioso: Osteria del Monsignore. Ci siamo trovati così bene che siamo tornati anche a cena.
Piove ancora e in realtà pioverà ancora per buona parte della giornata. Ma noi, al momento della decisione, siamo ancora convinti che di lì a poco avrebbe smesso di piovere. Una cosa però sappiamo, ed è che non possiamo fare altri 17km di fango su un sentiero"impegnativo". L'alternativa su asfalto è la statale 62, piena del traffico del lunedì, e non stradine laterali.
Decidiamo quindi di fare la tappa in treno. Roberto suggerisce: ci torniamo un weekend e ... la recuperiamo.
Cominciamo la giornata con visita e lodi nell'abbazia di San Caprasio. All'interno troviamo un marmo raffigurante calice e ostia con la scritta MELIORA LATENT (le cose migliori sono nascoste.
Colazione, preparazione degli zaini e ci dirigiamo verso la stazione. Bastano 20' di treno e siamo a Sarzana.
Sosta per un caffè e poi ci dirigiamo verso il Castello.
Hanno fatto una buona valorizzazione del castello con un uso importante di attrezzature multimediali. Ci è dispiaciuto chiudessero all'una, saremmo rimasti volentieri almeno un'altra mezz'ora.
Abbiamo poi dato un'occhiata alla cattedrale di Santa Maria Assunta e alla pieve di Sant'Andrea.
A pranzo siamo andati in un posto molto religioso: Osteria del Monsignore. Ci siamo trovati così bene che siamo tornati anche a cena.
domenica 19 maggio 2019
Francigena Pieve di Sorano - Aulla
Oggi tappa tosta! Dalle informazioni presenti sulla guida avevamo stimato 20km, ne abbiamo fatti 26. Ma questo non sarebbe niente, è che li abbiamo fatti quasi tutti sotto l'acqua. E anche questa non è stata la cosa più tosta; ciò che ha reso veramente duro il cammino è stato il fango, tanto fango! Fango che si attacca sotto le scarpe, fango così alto che lo devi evitare perché non ti entri dentro le scarpe, e che a volte riempie completamente il sentiero al punto da dover "scalare" la parete del sentiero per andare a camminare dentro il bosco adiacente.
Il nostro cammino è cominciato alle 8:30. Ci siamo subito diretti verso la chiesa di San Giorgio, a Filattiera, che abbiamo raggiunto dopo 15'-20'. Chiesa molto semplice del XI sec. All'interno è conservata una lapide tombale dell'VIII secolo sulla quale è inciso l'epitaffio di Leodgar, vescovo missionario inviato da Roma per evangelizzare i longobardi ariani.
L'epitaffio riporta gli anni vissuti dal vescovo: 12 olimpiadi e 4 lustri. Sarebbero 68 anni, i primi 48, da pagano, contati con le Olimpiadi, gli ultimi 20, da cristiano contatti con i lustri.
Siamo poi arrivati a Filetto poco prima delle 11, un bel paesino, alle 11:15 ci sarebbe stata la messa, l'abbiamo attesa.
Finita la messa, a mezzogiorno abbiamo proseguito il cammino fino a Virgoletta. Speravamo di pranzare lì. Niente da fare: neanche un bar!
E qui comincia la parte più dura, quella descritta all'inizio di questa giornata.
A forza di acqua, fango e fatica, qualcuno cominciava a perdere le forze, quando, finalmente, alle quattro del pomeriggio, usciamo dal bosco e dopo pochissima strada ci accoglie un miraggio, l'Osteria del pellegrino:
A fianco, nella foto non si vede, una tettoia 4x4m, pranzo: focaccia, degustazione di 3 formaggi e vino ... il tutto all'asciutto! Uno dei migliori pranzi della mia vita ... anche se fatto, ormai, all'ora della merenda.
Ultimi chilometri con poca pioggia e fango e finalmente arriviamo ad Aulla, Ostello di San Pancrazio.
Doccia, cena, ... a letto.
sabato 18 maggio 2019
Francigena Pontremoli - Pieve di Sorano
Qualcuno è arrivato in auto, qualcuno in treno, c'è chi è partito da Ravenna, chi da Russi e chi da Imola, ora siamo tutti qua a Pontremoli.
Partiamo con un po' di convivialità ed energia: scegliamo per questo l'osteria Norina.
Presentazione dei pellegrini, a partire da sinistra: Roberto, Mauro, Giorgio, Annamaria, Maria e Paolo.
Pasto sobrio del pellegrino: testaroli al pesto per tutti. Possiamo finalmente cominciare il cammino dirigendoci verso sud.
Dopo pochi chilometri arriviamo alla Chiesa dell'Annunziata.
Giunti in prossimità della chiesa, c'è un uomo e che ci conferma quella è proprio la chiesa. dell'Annunziata. Ci avviciniamo, ma la chiesa è chiusa. Passa pochissimo tempo e l'uomo ci raggiunge e ci apre la chiesa. Ma non solo, comincia ad illustrarcela, bella, originale e, soprattutto, si vede che è innamorato di quella chiesa.
La chiesa si presenta con un abside rialzato a cui si accede mediante 14 gradini. 14 gradini come 14 sono le stazioni della vita Crucis.
Sul lato opposto della chiesa c'è un tempietto, a base ottagonale, del Sansovino con il suo altare all'interno, costruito sull'immagine di un'annunciazione dipinta sulla roccia.
La si può vedere inginocchiandosi a lato dell'altare.
La messa poteva essere celebrata sia sull'altare maggiore che nel tempietto e le panche, antiche, furono fatte per sistemare in modo rapido la chiesa.
Notevole anche la sacrestia, tutta in legno intarsiato con ... 14 colonne.
Un'ultima immagine della chiesa e poi basta, altrimenti non usciamo più: l'antico polittico riadattato su altra cornice
La chiesa è parte di un antico monastero e, adiacente alla chiesa troviamo un paio di chiostri, il primo ci ha particolarmente colpito perché, appena entrati ci ha accolto L'aria sulla quarta corda di Bach, arpeggiata splendidamente su una chitarra classica da un ragazzo seduto in un lato del chiostro.
Dopo questa bella visita, ci rimettiamo in cammino. Un po' di strade secondarie, un po'di sentieri e arriviamo a Ponticello, una chicca medioevale.
Raggiungiamo poi Pieve di Sorano, è tardi, andiamo subito a cena, lasciamo ledocce per il dopocena.
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