martedì 31 maggio 2022

Cammino San Benedetto Castel di Tora - Orvinio

La partenza da castel di Tora è stata letteralmente benedetta da uno stupefacente ciambellone preparato ( praticamente la notte) dalla mitica proprietaria della trattoria Dea.


La proprietaria è una donna con abilità tali che potrebbe essere un gran presidente del consiglio: ha il controllo assoluto di tutto quanto si muove intorno a lei (soprattutto del marito, suo aiutante in cucina, più propenso alle relazioni sociali che alle pentole) e soprattutto possiede l’abilità fuori dal comune di farti fare (soprattutto mangiare) esattamente quello che decide “essa”. Il segreto? Chiama chiunque “amore” non solo, appena nota una anche minima reticenza a fare quanto dice ecco te lo dice ancora “ amore che cc’e” e lì nessuno resiste. 

Il lago brilla dei colori del mattino e il cammino entra immediatamente nel verde del bosco, una salita che si fa dare del lei ci regala ginestre, mucche al pascolo e crinali da cui vedere panorami da ogni parte.


L’arrivo a Pozzaglia sembra quasi un fine tappa e qualche birra consola non poco.

Dopo esserci rifocillati siamo pronti per ripartire, possiamo davanti alla casa delle suore di carità, per leggere di Sant'Agostina, patrona degli infermieri, e ci fermiamo per una lunga chiacchierata con due Rita che ci illustra la vita della Santa.

Ci dirigiamo quindi verso Orvinio, e facciamo un'ultima sosta per vedere Santa Maria del Piano, pochi chilometri prima di Orvinio. Si tratta di un rudere / una chiesa senza copertura, con erba e arbusti che crescono all'interno.


Le ultime centinaia di metri prima di Orvinio sono uno zig-zag molto ripido in mezzo al bosco.


Breve pausa e ripartiamo per gli ultimi 4km. Un sentiero con salite, discese, sassi e, in un punto anche un po' di fango. Finalmente all'ostello, molto bello e ben tenuto. Una doccia, un po' di riposo, i vespri, la cena e ... a letto.





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