Oggi giornata tranquilla ... per i piedi: visita al Museo del bisso, degustazione, visita alla chiesa di Sant'Antioco, trasferimento a Carloforte.
Quando usciamo dall'hotel, il cielo è parzialmente coperto
Arriviamo quindi al Museo del bisso, qui ci Accoglie Chiara Vigo, ultimo maestro di bisso marino. Ci racconta la storia della sua famiglia, una famiglia di maestri di bisso e di sarti.
E ci racconta del bisso. Di come si utilizzi la bava della pinna nobilis che si solidifica quando la pinna la sputa per difendersi dai polipi.
Ci spiega e ci mostra il primo passaggio: la cardatura
C'è poi la filatura effettuata con un fuso specifico
C'è poi un lavaggio in un liquido particolare fatto di aceto e altro che si conclude con vocalizzi emessi direttamente nel contenitore del liquido
Ci ha mostrato i ricami che fa con le unghie mentre tesse la tela
e come il bisso, che appare a volte color del bronzo, esposto alla luce, con la giusta angolazione, risplende color oro
Finita la visita, ci dirigiamo alla Cantine Sardus Pater per una degustazione
Un Vermentino, un Carignano, e un Carignano riserva accompagnati da pane carasau e formaggio.
Usciti dalla cantina, ci dirigiamo verso la cattedrale di Sant'Antioco. Arriviamo alla chiesa a mezzogiorno e mezza, la chiesa è stata appena chiusa, ma c'è una scolaresca e arriva la guida ... noi ci accodiamo ... pagheremo per la visita all'uscita.
Visitiamo anche le catacombe che sono sotto la chiesa
Poi un pranzo veloce al bar e andiamo a prendere la corriera per Calasetta.
Arrivati a Calasetta ci imbarchiamo per Carloforte.
Arrivati a Carloforte prendiamo possesso delle nostre camere e andiamo a fare due passi in centro
Ecco un'opera sicuramente non fatta dal diavolo.
Bisogna ammettere che il crocifisso della chiesa di San Carlo Borromeo è piuttosto vistoso
Sempre bello l'archittu con la sua scalinata
Bello il lungomare e i porti turistici
Qualcuno approfitta del giro per gustare un gelato: ci sono un paio di gelaterie buone.
Alle 19 aperitivo nella terrazza dell'hotel
Per cena: pesce nel miglior ristorante dell'isola, "da Nicolo" (senza l'accento).
Due passi per il paese per digerire
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