lunedì 5 giugno 2017

Bolsena - Montefiascone 3 giugno 2017

Usciti dalla pensione alle sei e venti, ci siamo fermati al primo bar per fare colazione, e poi ci siamo diretti verso Montefiascone.
Il primo tratto, per risparmiare tempo, lo abbiamo fatto lungo la Cassia, che sarebbe poi il percorso ciclistico. Dopo qualche chilometro siamo passati al sentiero. Il sole ancora basso all'orizzonte.

Buona parte del percorso è in mezzo al bosco, si cammina benissimo. Col fresco, all'ombra, andiamo più veloci del solito.


Comincia a mostrarsi, da lontano, Montefiascone.


Alla nostra destra sta il lago. Gli uliveti cominciano a dominare il paesaggio. Ovviamente non possono mancare i vigneti, necessari alla produzione del famosissimo Est! Est!! Est!!!.


Sono le 10,20 quando ci ritroviamo nella piazza di Montefiascone, abbiamo fatto 17km. Se ingrandite la foto potete leggere sopra la porta: " 100km alla Tomba di Pietro".


Proseguiamo la nostra visita di Montefiascone arrivando alla Rocca dei papi. La foto è stata scattata dalla Torre del Pellegrino dalla quale si gode uno splendido panorama, a 360°.


Torniamo in piazza e ci sediamo in un bar a mangiare un panino. Quattro chiacchiere con 4 pellegrini di Brescia che si sono seduti vicino a noi e poi giù a prendere il treno. Sono gli ultimi 3,5 km del nostro cammino che portano il totale della strada fatta a 165km.



venerdì 2 giugno 2017

Acquapendente - Bolsena

Siamo usciti dalla pensione poco dopo le sei e mezza, il bar davanti al municipio era chiuso, ma poco più avanti ne abbiamo trovato uno aperto. Non erano ancora le sette quando abbiamo lasciato Acquapendente. Era un po' freschino, ma meglio, incameriamo un po' di freddo in vista delle ore più calde. Camminiamo in mezzo alla campagna. Ci sono campi di foraggio, campi di grano, ma soprattutto campi di patate a perdita d'occhio.
Quando arriviamo nei pressi del Lago di Bolsena, il cammino prosegue nel bosco. Un vero e proprio sentiero di montagna con salite e discese.


Nell'ultimo tratto uliveti e campi di grano color oro. Nella foto sotto potete notare oltre gli abeti anche il lago.


Per arrivare da Acquapendente a Bolsena, 24km, ci abbiamo messo poco meno di 6 ore. Entriamo in paese dalla parte alta, quella dove sta il castello. La prima cosa che colpisce è  e il cartello all'ingresso del paese: Bolsena - paese del miracolo eucaristico. Abbiamo prenotato alla Pensione Italia che si trova in via Cavour. Chiediamo indicazioni e ci indirizzano per una viuzza, scoscesa e tortuosa, con vari tratti coperti, che passa all'interno di antiche costruzioni. Appena giunti in via Cavour incontriamo Giovanni e Daniela, i due del lago di Como,che stanno mangiando qualcosa all'ombra di un portone. Facciamo due chiacchiere. Daniela era rammaricata, di non averci salutato quando sono partiti da Radicofani. Ho lasciato il mio indirizzo di posta elettronica a Giovanni, potrebbero fare il cammino del Silenzio, quello da Ravenna a Camaldoli, gli manderò informazioni.
Lasciamo gli zaini in pensione, mangiamo un piatto di pasta in una libreria-trattoria, doccia,riposo e giro in paese. La prima tappa è ovviamente alla chiesa del miracolo eucaristico.


Andiamo poi a vedere il lago. È molto caldo, ma all'ombra, in riva al lago, sdraiati sull'erba si sta divinamente.


L'ultima tappa è un ritorno alla parte alta del paese per vedere il castello.



giovedì 1 giugno 2017

Radicofani - Acquapendente

In stanza, nell'Ospitale Santi Pietro e Giacomo, eravamo in 6: io, Giorgio, Giovanni e la sua compagna che vivono sul lago di Como, una fanciulla di Annency e una partita da Londra. La fanciulla di Annency ha cominciato il cammino da Aosta e arriva a Roma. La londinese è partita da Londra! Ha saltato solo il pezzo svizzero: "troppo caro", prendendo il treno. Poco prima delle sei sono cominciati i movimenti in stanza, alle 6 e mezza abbiamo fatto colazione, alle sette siamo partiti, salutando i nostri ospitalieri.

Ci lasciamo alle spalle la chiesa di San Pietro e cominciamo il nostro cammino

La prima parte del cammino di oggi è stato un trionfo di ginestre.


Dopo poco più di 10km, ci siamo trovati ad un bivio, da un lato la francigena classica, che prevedeva molti tratti sulla Cassia. Dall'altro il percorso "ciclistico", molto più naturalistico, ma più lungo di 2 ore. Abbiamo scelto il percorso classico, 25km sono sufficienti, per oggi. Dopo quasi 21km e sei ore di cammino, gli ultimi fatti sull'asfalto della via Cassia, incontriamo una costruzione di legno a fianco della strada, è un bar, con acqua, birra e panini. Un'oretta di sosta, ci riconciliano col mondo. Quando ripartiamo mancano solo 4km.

Abbiamo prenotato a Il Borgo. Doccia e riposo. Prima di cena una breve visita al paese. In particolare ci dirigiamo verso la basilica cattedrale del Santo Sepolcro. È chiamata del Santo Sepolcro perché vi è conservata una pietra macchiata di sangue che si dice provenga dal Santo Sepolcro di Gerusalemme. La reliquia è conservata all'interno di una cripta di stile romanico, una delle più importanti e caratteristiche in Italia per la sua antica origine (X-XI secolo) e le caratteristiche colonne (24) che formano con gli archi un "gioco" di forme particolare.

Usciti dalla chiesa ci dirigiamo verso la pineta che sta in cima al paese e che è dominata dalla torre dell'orologio.

Parlando di Acquapendente non si possono dimenticare i pugnaloni, grandi dipinti fatti con i petali dei fiori, e a volte con qualche foglia. Tanti erano esposti nella basilica, quello sotto nel porticato del palazzo del municipio.


mercoledì 31 maggio 2017

Gallina - Radicofani

Anche oggi partiamo prima delle sette. Per la colazione ci avvaliamo del bar del paese, lo stesso che ci ha dato da mangiare la sera prima (unico esercizio aperto). Tutti i prodotti che abbiamo mangiato erano di ottima qualità.

Non è tanto che abbiamo cominciato  a a camminare, ed ecco incontriamo questa piccola chiesa.  È la chiesa di San Pellegrino, dice il cartello. Il cartello parla di Ospizio della Briccola, ricordato fin dall'ultimo decennio del X secolo, nell'itinerario di Sigerico, arcivescovo di Canterbury co il nome di Abricula. Fu importante luogo di sosta della via francigena. Vi sostarono Matilde di Canossa, Filippo Augusto re di Francia nel 1191. Dentro la chiesetta abbandonata si trova una preghiera di San Francesco.
Oggi è stato un cammino molto vario: carraie, sentieri, un po'di asfalto, un tratto di sentiero a fianco al torrente Formone. E la francigena è, come sempre, segnata benissimo.

Mentre nei giorni precedenti eravamo sempre attorniati da campi coltivati, in questo tratto abbiamo trovato anche un po'di natura selvaggia.

Radicofani è a 800m di quota, ai suoi piedi ci sono anche abetaie. E abbiamo anche visto, per la prima volta mucche al pascolo.
Fatta l'ultima salita ci siamo trovati in un bel borgo medievale. Abbiamo fatto 17km ed è mezzogiorno. Il nostro ostello, Ospitale Santi Pietro e Giacomo, lo si vede in foto, sulla sinistra, apre alle due e mezza. 

Mangiamo qualcosa poi ci sdraiano su un paio di panchine completamente all'ombra, è quasi  freddo.
Alle due e mezzo suoniamo e ci apre una ospitaliera. Ci fa accomodare, registriamo i documenti, ci facciamo timbrare le credenziali, ci spiega le regole della casa. Per chi vuole alle otto meno un quarto c'è la lavanda dei piedi, alle otto la cena, la colazione all'ora che desideriamo.
Rimaniamo d'accordo per le sei e mezzo. Si può fare un offerta mettendola direttamente in una cassetta alla parete.
Dopo la doccia e il bucato del pellegrino, andiamo a visitare il castello e poi il paese. La vista dalla cima della torre è fantastica.


martedì 30 maggio 2017

San Quirico d'Orcia - Gallina

La tappa prevista dalla guida è in realtà San Quirico d'Orcia - Radicofani, ma sono 32km, sono troppi, non è necessario. Noi l'abbiamo divisa in due, fermandoci a Gallina.
La partenza di ieri alle sette ci è piaciuta così tanto che abbiamo replicato: anche questa mattina si parte presto, ore sette meno dieci. E anche oggi lasciamo la colazione per la prima tappa.
La mattina presto si cammina molto bene, è fresco, il sole abbastanza basso permette di camminare all'ombra anche quando la vegetazione, a fianco della strada, non ha una gran chioma.
Oltre ai classici cartelli e alle pietre miliari, come indicazioni del cammino, si trovano, a volte, lastre di marmo con simpatici disegni.

 Attraversiamo un piccolissimo paese, ben restaurato, Vignoni Alto, e raggiungiamo Bagno Vignoni. La grande piscina quale piazza del paese, è incantevole e noi ci sediamo a fianco e mangiamo qualcosa.
Oggi faremo soltanto 18,6km. Concluderemo il cammino odierno in mattinata. Facciamo qualche bel tratto in mezzo al bosco, ma tutta la parte finale sarà sotto al sole.

Abbiamo trovato lungo il cammino di questi giorni, uliveti, vigneti e tanto foraggio e grano. Il grano lo abbiamo trovato di tutti i colori, dal verde intenso all'oro. E proprio gli ultimi campi incontrati oggi, prima di arrivare a Gallina, erano di un bellissimo color oro, sembrava volessero riflettere il colore del sole, a volte sembrava di intravvedere addirittura sfumature di rosso. C'era un po' di vento e il grano sembrava voler imitare le onde del mare. Signore tu compi meraviglie.
Abbiamo soggiornato presso un Affittacamere, una bella sistemazione, un po'di giardino davanti, abbiamo apprezzato anche il riposo.

Ponte d'Arbia - San Quirico d'Orcia - 29 maggio 2017

La sera prima, come al solito, abbiamo fatto il bucato del pellegrino, era un po' tardi e l'abbiamo lasciato steso tutta la notte fuori ... errore! Grazie all'umidità della notte i nostri panni erano più bagnati di quando li abbiamo stesi. Siamo quindi partiti, alle 7, con i panni legati sullo zaino ad asciugarsi. Visto il caldo abbiamo pensato di partire presto e di fermarci a far colazione lungo la strada. Il nostro appuntamento era con Buonconvento che avremmo incontrato dopo circa 5km ( un'ora è venti minuti dopo la partenza.
La strada si è avvicinata molto a Montalcino e i vigneti erano un incanto. Puliti, precisi, ordinati e, in molti casi, con un cespuglio di rose alla testa di ogni filare.

 In diversi punti, lungo la strada, abbiamo incontrato quelle che ormai sono una presenza immancabile dei nostri camnini: le ginestre ... belle e profumate.
Per il pranzo ci siamo fermati a Torrenieri, 20km dopo la partenza. Ci sono rimasti così, dopo pranzo, solo 8km per arrivare alla metà. I km dopo pranzo, sotto il sole sono sempre i più "tosti"!
Ed eccoci finalmente giunti alla Parrocchia della Collegiata di San Quirico d'Orcia, dove una suora filippina, con un perfetto inglese, ci ha accolto e indicato la stanza dove potevamo ​sistemarci. Anche in questo caso un semplice posto letto in camerata. Sono arrivate poi altre 15 persone, ma si sono distribuite in altre camere e la nostra è rimasta solo per noi.

Isola d'Arbia - Ponte d'Arbia - 28 maggio 2017

Ieri sera siamo passati davanti alla chiesa di Isola d'Arbia, c'era un foglio attaccato al portone con indicazioni sulle messe. Riportava solo le variazioni che ci sarebbero state sulle messe vespertine ... sulla messa della domenica non c'era nessuna informazione: tanto lo sanno tutti a che ora c'è la messa la domenica! Per fortuna c'è internet che ci rassicura, la messa, la domenica mattina c'è alle 9,15. La messa è cominciata alle 9,30, un po' come quando si dice: "Ci troviamo alle 9,15, alle 9,30 si parte."
Alle 10 e mezza partiamo alla volta di Monteroni, il posto dove potremmo fermarci a mangiare qualcosa. Lungo la strada abbiamo la possibilità di apprezzare l'armonia delle colline senesi.
E direi che le rotoballe hanno un po' modificato i classici panorami, ma si sono inserite bene nel contesto toscano.
Seguiamo il sentiero a ovest della Cassia, che corre tra le colline. Ad un certo punto scendiamo per raggiungere Monteroni. Il posto scelto per il pranzo ha tavoli all'aperto e una bellissima ombra. Ci fermiamo senza alcuna fretta, al sole fa veramente caldo. Per Monteroni passa un altro sentiero della francigena, quello che passa a est della Cassia. Imbocchiamo quello così da non dover tornare sui nostri passi.

Errore! Non che fosse una brutta strada, ma era la strada per i ciclopellegrini ed è decisamente più lunga di quella per i pellegrini senza ciclo.
Prima di arrivare in paese siamo passati davanti ad una casa con diverse persone fuori, molto gentili, hanno dissetato i due pellegrini.
9km per arrivare a Monteroni e 13 per andare da Monteroni a Ponte d'Arbia, in tutto abbiamo fatto 22km.
A Ponte d'Arbia abbiamo soggiornato presso il Centro Cresti, un ostello che da solo letti (necessario il proprio sacco letto) e possibilità di farsi una doccia. Di fronte c'è una trattoria con un menù convenzionato per i pellegrini.


sabato 27 maggio 2017

Siena - Isola d'Arbia

Ed eccoci a cominciare un nuovo cammino. L'anno scorso abbiamo fatto l'ultima settimana della francigena, siamo partiti da Montefiascone e siamo arrivati a Roma. Quest'anno partiamo da Siena per arrivare a Montefiascone.
Siamo partiti da Ravenna col treno alle 7,55 e, dopo un paio di cambi, siamo arrivati a Siena alle 11,38. Abbiamo previsto una prima tappa di soli 10km ... i piedi vanno abituati pian piano. Abbiamo tempo per fare una breve visita a Siena.

Dopo piazza del Campo, ci dirigiamo verso il duomo. Stupendo.

Cominciamo ad uscire da Siena dirigendoci verso Isola d'Arbia. Continuiamo a rimandare la sosta per il pranzo: "dai, alla prossima osteria ci fermiamo". Ad un certo momento ci troviamo fuori da Siena e non c'è più nessun posto per mangiare. Con una deviazione di 500m riusciamo a raggiungere un bar. Bibita e gelato!! Forse non è il giusto pasto del pellegrino. Alle due partiamo per Isola d'Arbia.

Sono 10km, non tanti, ma tutti sotto il sole ed effettivamente oggi "cioccava" parecchio.
2 ore e quaranta minuti. Abbiamo due camere, presso l'affittacamere Il Pozzo. Per cena vera pizza napoletana, con "cornicione" ripieno di salsiccia e friarielli. E poi naturalmente ... due passi per digerire. 😉