Breve briefing prima della partenza dall'hotel Villa Maria
Una pausa al panificio
Dopo un po' di asfalto, prendiamo un tratturo, antica via di transumanza
Ci fermiamo presto un cumulo di pietre. Questi cumuli di pietre venivano utilizzati per comunicare l'arrivo dei nemici: il segnale correva veloce di cumulo in cumulo. Ma venivano utilizzati anche dai pastori per controllare il proprio gregge.
fino a che, ad un certo punto, ci troviamo davanti agli occhi il Mar Ionio.
Non siamo ancora arrivati, c'è ancora parecchia strada da fare.
Sullo sfondo di intravede l'Ilva
Un tratto di cammino corre parallelo all'acquedotto pugliese.
Un segnale ci ricorda di vivere il presente, di essere attenti a ciò che ci circonda
Attraversiamo uliveti, ci sono sia ulivi giovani che tanti ulivi secolari
Per il pranzo ci riposiamo all'ombra degli ulivi
Riprendiamo il cammino
Fino ad arrivare al Mar Piccolo di Taranto
E, dai moli di questo piccolo porticciolo, lanceremo i sassi che ci sono stati consegnati a inizio cammino, e che hanno fatto con noi tutta la strada.
Diciamo che qui non tutte le barche sono in ottime condizioni.
Sempre tenendoci vicino alla costa, continuiamo a camminare fino ad arrivare al ponte di pietra che ci porterà nella Taranto vecchia.
Attraversiamo l'isola della Taranto vecchia seguendo il lungomare sul Mar Piccolo.
Arriviamo al Castello Aragonese che si trova all'estremità sud-orientale dell'isola.
Il Castello Aragonese si può visitare solo con visite guidate prenotate in anticipo.
Attraversiamo il ponte mobile
e proseguiamo il cammino fino al nostro B&B, poco lontano. Siamo, praticamente sulla via dello"struscio" di Taranto.
Che si anima incredibilmente con l'approssimarsi dell'ora di cena.
Cena alla trattoria Lamiodda. Tanti antipasti, per lo più con verdure e legumi e un piatto di pasta: ottimo.
Nessun commento:
Posta un commento