Il bar, come il ristorante la sera prima, si trova nella frazione di Sisto. Facciamo il nostro chilometro per andare al bar e qu si servono cappuccio, brioches, succo di frutta e panino alla mortadella. Le ultime due cose le prendiamo su per il pranzo.
Torniamo quindi in struttura.
Il resto delle donne hanno dormito nei trulli.
Alle 9:30 Paolo, il patron del posto, ci fa fare una visita guidata nel giardino.
Nella foto seguente ci sta illustrando i fichi che ha piantato, di tratta di 400 varietà di fichi.
Nello specifico, sono stati fatti più innesti sulla stessa pianta e quindi sono state necessari molto meno di 400 dici per avere tutte quelle varietà.
All'interno del giardino c'è anche un labirinto fatto con piante di lavanda (foto sopra). Al centro del labirinto c'è un caco, "figlio" di un caco di Nagasaki che è sopravvissuto alla bomba atomica. A piantarla è venuto proprio il botanico giapponese che è riuscito a fare fruttificare la pianta madre.
Intorno alle 11 ci mettiamo in cammino, oggi tappa breve: ca. 13km.
Per il pranzo ci fermiamo presto una masseria, il cibo l'abbiamo già con noi, ma questo ci permette di accompagnarlo con birra e caffè.
Ancora 5 o 6 chilometri per arrivare a Martina Franca.
E finalmente arriviamo nella cittadina di Martina Franca.
La cattedrale San Martino:
Avevamo bisogno di rilassarci molto!
Dopo una sosta in piazza per il timbro e un bocconotto andiamo al Park hotel San Michele.
Doccia, riposo e giro per il paese.
Interno del palazzo Ducale di Martina Franca
Finito il giro in paese torniamo in hotel, ottima cena, un brindisi per Roberta che compie gli anni e poi a letto.
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