mercoledì 4 giugno 2014

Di qui passò Francesco - Romita di Cesi - Spoleto


Mercoledì 4 giugno 2014

Come preannunciato la sera prima, la mattina sveglia alle sei e mezza con la musica. Subito un pensiero: "Non mi ero accorto ci fossero casse per la diffusione della musica nel corridoio!". Vado in corridoio a controllare e ... in effetti non c'è nessun impianto, bensì fra Bernardino che sta girando per il corridoi suonando un quanche strumento o avendo comunque qualcosa che suona in mano, è ormai di spalle e non vedo cosa sia.
Alle sette tutti in chiesa per un momento di preghiera. Fra Bernardino suona le campane, i cani ululano e poi tutti entriamo in chiesa. Un momento di silenzio affinche tutti gli animi si chetino e il pensiero vada al Signore e Bernardino comincia con una riflessione. Ci parla del bene e del male citando una frase di Pietro e una di Paolo. Ci ricorda il giudizio finale riportato nel vangelo, quando saremo giudicati solo in base al bene. Il bene che avremo fatto: "venite a me, perchè ero nudo e mi avete vestito, ..." o il bene che non abbiamo fatto: "lontano da me perchè ero nudo e non mi avete vestito, ..."
Dopo colazione, ci prepariamo, un foto con fra Bernardino e partiamo alla volta di Spoleto.
Sbagliamo una deviazione e vaghiamo un po' sull'alto dei monti. Paesaggi stupendi, ma 5 o 6 km in più non era il giorno giusto per farli: per oggi sono previsti 28 km! È vero che, fra Bernardino, Angela Serracchioli e i pellegrini incontrati alla Romita, suggeriscono di fare l'ultimo tratto, quello sulla strada 418, con l'autobus. Troppo traffico, auto, camion, è pure pericolosa.
Per pranzare ci fermiamo in un paesino: Macerino. Ci fermiamo in un ristorante bar all'ingresso del paese. La porta del bar è aperta ma dentro non c'è nessuno, chiamiamo e viene fuori una signora che ci dice che il ristorante è chiuso. Chiediamo se ci possiamo sedere ad un tavolino e se possiamo avere qualche panino dal bar. Bisogna aspettare che torni la figlia, è andata a prendere la bambina tornata da scuola con lo scuolabus. Ci sediamo e cominciamo a mangiare quello che abbiamo: pane e vino. Poi all'arrivo della figlia aggiungiamo panini e un po' di birra.
Alle tre riprendiamo il cammino, è lungo, quando arriviamo a Baiano abbiamo fatto 27km, ce ne sarebbero altri otto da fare. Come tutti sugeriscono: corriera per Spoleto. Scesi dalla corriera camminiamo ancora per circa 1km e arriviamo a Villa Redenta, l'ostello che ci ospita. Ecco che i 28km previsti inizialmente li abbiamo fatti.
L'ostello è fantastico, noi abbiamo un ottima stanza da quattro con un bagno in camera con 3 docce e due lavabi. Oltre a essere una bella struttura ha un enorme parco, veramente bello.  Dopo le docce, alle otto e mezzo, ci muoviamo verso il centro. Abbiamo voglia di una pizza, ma troviamo solo osterie. Non abbiamo comunque avuto ragione di lamentarci.

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