La partenza non poteva essere che dalla Tomba di Dante
Dopo l'omaggio al poeta e qualche foto di rito, ci dirigiamo verso la stazione. Abbiamo il treno alle 7:33, cambiamo a Faenza e raggiungiamo San Martino in Gattara alle 8:45.
Il nostro cammino comincia attraverso il bel viale che, a San Marino in Gattara, congiunge la stazione al paese.
Da qui comincia il cammino vero e proprio. Cammineremo per 21km, 1.032 m di dislivello in salita, 6h12' in movimento.
Il primo tratto è molto impegnativo con saliscendi spesso ripidi, si tratta del sentiero n.4, passa attraverso il bosco, che non è troppo fitto e permette alle ginestre di crescere. È un sentiero in cresta e spesso si aprono splendidi scorci panoramici.
Ci vogliono quasi due ore di cammino per arrivare a Valnera, ma ne vale la pena, lì troviamo ad attenderci un ottima fonte e tavoli e panche presso cui riposarci e rifocillarci.
Dopo una buona pausa, riprendiamo alla volta di Gamberaldi. Se nel primo tratto di tanto in tanto spuntavano piante di ginestra, qui siamo al trionfo della ginestra.
Ancora poca strada e arriviamo a Gamberaldi, un borgo minuscolo e carino.
È da poco passato mezzogiorno, un po' presto per il pranzo, proseguiamo ancora un po' col cammino.
Arriviamo così al sentiero CAI 505, siamo finalmente sul sentiero di Dante ... notate il simbolo in alto.
Un posto ... comodo come Valnera non ci sarà sicuramente più fino a Marradi. Così, passata l'una, ci fermiamo nel primo prato che incontriamo per riposarci e rifocillarci.
L'ultimo tratto di cammino prima di Marradi fa emergere dai ricordi una canzone di Lucio Battisti:
"... Le discese ardite e le risalite..." Ecco, soprattutto le discese ardite! Ogni tanto il sentiero sembra essere il letto di un torrente in secca, qualche volta si attraversa un prato di erba alta e l'unica traccia è l'erba calpestata. E c'è un finale molto ripido e ... sdrucciolevole prima di immettersi sulla strada asfaltata.
Soggiorniamo all'albergo ristorante pizzeria Le Scalelle che si trova nella piazza centrale di Marradi, quella dove c'è anche il Comune. Oltre all'albergo e al comune c'è anche il bar Bianco dove ci fermiamo per dissetarci prima di ritirarci nelle nostre camere. È qui che ci raggiunge Mauro, dopo aver passato la mattina scalare le montagne con la bicicletta.
Ci ritroviamo per la cena sulla terrazza, coperta, dell'albergo. Per arrivarci si passa davanti ai pizzaioli al lavoro ed il profumo ci convince ad ordinare tutti la pizza.
Ancora due passi e ci ritiriamo nelle nostre camere.
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