Il cammino procede bene e arriviamo ai piedi della cascata di Acquacheta. Molto bella, non è facile trovarla così carica di acqua.
Gabriele è convinto: il vero pellegrino accoglie la natura come un dono, e l'acqua del torrente è donata per la pulizia del corpo. È anche riuscito parzialmente a convincere i compagni di viaggio che immergono così,nelle acque purificatrici, i propri piedi affaticati.
Al torrente ci fermiamo anche a mangiare.
Scendendo lungo il sentiero che costeggia il torrente arriviamo a San Benedetto in Alpe.
Dopo la doccia Gabriele si accorge di avere una zecca. A San Benedetto non c'è un dottore, la farmacia è aperta a giorni alterni e solo per un paio d'ore. Dopo alcune telefonate poco concludenti, girando per il paese finiamo al campeggio e qui, un angelo di nome e di fatto (nella foto) salva Gabriele. Ci ha spiegato come comportarci e alla fine ha tolto la zecca. Fatto importante: ora anche noi sappiamo come comportarci quando ci si ritrova con una zecca addosso.
La serata si conclude con una cena non proprio da pellegrini, ma aspiravamo ad un po' di proteine e volevamo festeggiare la felice risoluzione del caso.
giovedì 6 giugno 2013
Passi del silenzio Eremo di Gamogna San Benedetto in Alpe 3
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