domenica 28 maggio 2023

Cammino Benedetto Francesco Cascia Monteleone di Spoleto

 Un paio di pellegrini non sono riusciti ad arrivare in tempo alla messa, ieri pomeriggio.

Solitamente la colazione viene servita a partire dalle 8:30, in via del tutto eccezionale, per noi, la nostra ospite è arrivata mezz'ora prima per permetterci di far colazione alle 8 e fare andare i due pellegrini alla messa delle 9.

I nostri due pellegrini hanno deciso poi di andare a messa alle 7:30 e la nostra ospite: "Come? Mi fate alzare mezz'ora prima e non ce n'era bisogno!" Però ha mantenuto il sorriso mentre lo diceva.

Tornati i pellegrini, finire le colazioni, foto con la nostra ospite e torniamo a Cascia. 

Il cammino fa un giro attorno alla basilica e prosegue lungo la strada per Roccaporena. Dopo un po' di asfalto, prendiamo il "sentiero di Santa Rita", un bel sentiero: nel bosco, con vista sul torrente sottostante.


Qualche tratto del sentiero ha dovuto essere rinforzato.

Ed ecco una vista del fiume.

Purtroppo la parte finale del sentiero è crollata e siamo dovuti tornare sulla strada asfaltata.

Quello che si vede sulla sinistra è lo scoglio di cui parlo dopo.

Roccaporena è la città natale di Santa Rita, e tutto gira attorno alla Santa, c'è la casa maritale, che praticamente è diventata una cappella:

C'è la casa natale e l'orto del miracolo (una rosa sbocciata e due fichi maturi a gennaio)

Questa è la statua a ricordo.

Decidiamo di andare fino al sacro scoglio, 14 stazioni della Via Crucis che si dipanano tra i 300 gradini.

Ciò che si venera, in cima allo scoglio, è una roccia che porterebbe ancora i segni di quando Santa Rita si è inginocchiata a pregare.

Come si vede tutti, beh diciamo molti, portano rose rosse in cima allo scoglio.

La cappella in cima allo scoglio, che contiene la roccia sopra:


Dall'alto bellissima vista in tutte le direzioni, compresa la vista sul paese:


Tornati giù, in paese, mangiamo qualcosa in una tavola calda; non c'era una coda molto lunga (servizio self service) ma lentissima!
Fatto sta che dopo visita, scoglio, tavola calda, si son fatte le due: no problem, mancano solo due ore e mezzo di cammino per arrivare alla meta.
Invece problem: stiamo mettendoci gli zaini per ripartire, quando comincia a piovere, ci mettiamo le mantelle, ma due ore di pioggia, di cui una molto intensa sono toste.
Dopo un primo tratto asfaltato, il cammino segue si una sterrata: fango, prezzi di strada allagati, incontriamo traverse che sono diventate torrenti, insomma non ci siamo fatti mancare niente!
Nei prossimi giorni è meglio tenere in considerazione le previsioni del tempo!
Quando arriviamo alla meta: Agriturismo Colle del Capitano, smette di piovere.


La prima cosa da fare è fare una doccia bella calda, la seconda è lavare le scarpe dal fango e trovare il modo di farle asciugare.
Quando andiamo a cena, i nostri ospiti ci propongono di mettere tutto attorno alla stufa economica che usano per scaldare l'ambiente, così dopo cena portiamo scarpe e vestiti e li sistemiamo attorno alla stufa.

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