lunedì 29 maggio 2023

Cammino Benedetto Francesco Monteleone Leonessa

 Abbiamo la colazione alle otto. C'è un po' di foschia

I nostri ospiti di sono preoccupati dei nostri indumenti anche quando la cucina economica ha finito la legna.

Molto premurosi, hanno posizionato i nostri indumenti vicino ad un termosifone con un ventilatore davanti.

Ottime le torte e le marmellate fatte in casa che ci hanno servito per colazione.

Guardiamo verso le montagne:

Emblema di cosa ci aspetta: cammineremo la mattina sotto al sole e tutte le cose ancora umide che abbiamo pian piano renderanno al cielo la loro umidità.

Dobbiamo raggiungere Monteleone di Spoleto, cominciamo con un tratto di asfalto e poi passiamo ad un tratto sterrato, usciti da questo siamo praticamente in paese.


Avevamo perso uno dei pellegrini, andava più veloce, avevamo paura avesse sbagliato strada, lo abbiamo invece trovato in centro a Monteleone.

Ci sarebbero da visitare: la chiesa di San Francesco, nella prossima foto sulla destra.


E la famosa biga in legno di noce, rivestita di lamine di bronzo dorato, del VI sec. a. C. Il museo è chiuso, ma c'è un numero da chiamare, la volontaria arriva dopo dieci minuti.




La biga è stata rinvenuta nel 1902 esattamente nel terreno antistante l'agriturismo Colle del Capitano, dove abbiamo soggiornato noi, ma subito trafugata, dal 1903 è esposta al Metropolitan Museum di New York. Quella presente a Monteleone è una copia. Il Metropolitan Museum ha donato un ologramma della biga al museo:

Nel museo, in questo momento, c'è anche una mostra di una mosaicista e noi, come ravennati, non potevamo non apprezzare la diffusione dell'arte musiva nel mondo.

Mancano cinque minuti alle undici quando ci rimettiamo in cammino, dobbiamo ancora fare 13 km, tre ore e mezzo e vogliamo arrivare prima che si metta a piovere, dalle previsioni più o meno intorno alle due.

Teniamo quindi un passo sostenuto: appena sopra i 4 km/h.

Lasciamo la cittadina con le sue mura

E ci incamminiamo su un sentiero


 Presto incontriamo Ruscio

E qui troviamo anche una casetta per lo scambio libri: libri in cammino.

Proseguiamo sulla strada e approfittiamo di una fontana lungo il cammino.


Ancora un po' di strada

Incontriamo anche un paio di paesini: Villa Pulcini e Villa Bigioni.


Torniamo su una strada sterrata che, a volte, porta ancora le tracce dell'acquazzone di ieri pomeriggio.


Alle due e un quarto, c'è ancora il sole e arriviamo a Leonessa


Un tramezzino al bar, doccia, bucato del pellegrino, un po' di riposo e, intorno alle 6 due passi in paese - dimenticavo: nel frattempo è piovuto e, questa volta, noi eravamo al calduccio in stanza.

Alle sette e un quarto andiamo in pizzeria, abbiamo scelto la Edelweiss, era quella che ci convinceva di più. Subito dopo aver ordinato arrivano i due romani, anche loro pellegrini, che erano con noi a Colle del Capitano. Li invitiamo al nostro tavolo e mangiamo assieme.

Ci scambiamo i numeri di telefono, dovremmo incontrarci di nuovo, domani, a Poggio Bustone.

Domani il percorso è impegnativo e dovrebbe piovere già in tarda mattinata. Loro faranno colazione alle sei, ci siamo detti: "forse è meglio partire presto: alle sei, al bar con già lo zaino sulle spalle"

Ritorno in appartamento ... a nanna.




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